15 maggio, 2008

Evasioni

Eccomi qui, sono ancora viva. Scrivo solo ora perchè sono tornata ieri sera da Hong Kong. Del terremoto, nel sud della Cina, non si sono sentiti nemmeno echi lontani. Neppure a Shanghai, a quanto pare, sebbene i telegiornali all'estero non debbano essere stati molto chiari al riguardo. Da qui, suppongo, la ragione di tutti i messaggi e le mail che ho ricevuto nei giorni scorsi (grazie, comunque!!). Il blog ormai procede a singhiozzo, sorry. Mi consola sapere che anche la Meimei, quando stava per lasciare Boston, aveva perso completamente la voglia di scrivere. E' solo che penso ad altro. Alla partenza per l'Indocina. Alle decisioni che dovrò prendere, a quello che troverò al mio rientro in Italia e, ancor di più, a quello che non troverò. Della quotidianità che avevo prima di trasferirmi a Shanghai non è rimasto nulla e non posso nemmeno pensare di poter recuperare qualcosa. Faccio riferimento alla mia vita sentimentale, principalmente. Prima ogni decisione andava soppesata in maniera duplice, ora devo fare da sola. L'esperienza cinese, in quest'ottica, è stata meravigliosa, leggera, divertente ma anche difficile, a volte troppo densa e altre volte troppo vuota. L'intensità con cui ho vissuto questo periodo è certamente legata al recupero della mia autonomia. Sono finalmente proiettata su di me. Ecco perchè non trovo un uomo che mi piaccia (sono chiusa ermeticamente rispetto a qualunque tipo di relazione) o perchè ho deciso di partire per un viaggio da sola. Quando mi irrigidisco se qualcuno mi chiede cosa voglio fare una volta tornata in Europa o, peggio ancora, mi fa presente cosa sarebbe meglio che io facessi è perchè sento minata questa ritrovata indipendenza. Lo so che è stupido ed è un problema mio. Ma quando non ho le idee chiare su qualcosa, subisco queste domande come intrusioni fini a se stesse; purtroppo patisco in maniera eccessiva il giudizio degli altri e, anche se poste con le migliori intenzioni, certe osservazioni mi fanno solo traballare di più, non hanno nessun risvolto positivo. Chissà perchè cavolo sono così poco sicura di me... Ci dormirò su. Notte a tutti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara laura,
non mi sono preoccupata per il terremoto perchè ho trovato tracce di te su facebook da cui ho desunto che, come al solito, i media italiani avevano esagerato....
non ti è arrivato nulla dalla giulia perchè quest'ultimo mese è stato molto intenso per me e portatore di grandi cambiamenti, ma non ho voglia di anticiparti nulla ne via mail ne con altri mezzi di comunicazione moderni....tanto tra poco torni e avremo modo di parlare e il regalo di natale te lo darò di persona!!!
Goditi il viaggio da sola, per me è stata una delle esperienze più belle e profonde.....ti abbraccio forte
enrica

Marta Palla ha detto...

E' bello trovarsi in sintonia con certi pensieri, certe emozioni...in questi giorni mi ronza per la testa una frase "la vita che vuoi, è la sola che avrai", a proposito di scelte...un bacio grande!

Anonimo ha detto...

Queste ultime frasi mi ricordano Annika, ossia il crearsi problemi quando non ce ne sono. Affidatevi un po' al destino, anzi, perchè non fai uno dei vostri riti propiziatori, un bell'atto poetico affinchè il destino ti accolga e sia l'uomo che ti piace a trovare te e non tu lui. Più fiducia per tutti!